USA: la campagna di Coca Cola light contro l’obesità

Coca Cola light: spot contro l’obesità

La Coca-Cola – considerata tra i primi colpevoli dell’aumento di casi di sovrappeso – lancia la nuova campagna pubblicitaria delle bevande light, motivata, a suo dire, dal “bisogno di affrontare la questione e di entrare a far parte del dibattito intorno all’obesità“, e probabilmente, anche dal desiderio di rispondere alle critiche, cercando di costruirsi un’immagine migliore.

Il video, di circa due minuti, suggerisce di mostrare buon senso e moderazione nel consumo di queste bevande, che, si ammette, non fanno bene alla salute.
Vengono poi elencate le “buone pratiche” messe in campo della Coca-Cola: dalle lattine più piccole, all’uso di dolcificanti meno calorici, alla riduzione del contenuto di zuccheri.

Guarda lo spot: Spot Coca-Cola low and no calorie choices

Coca Cola e altre bevande light: quali rischi per la salute

I consumatori sembra abbiano accolto con piacere l’introduzione delle cosiddette bevande light, perché, a differenza del prodotto “normale”, le calorie fornite sono molto poche: per aranciate, cole e gassose si passa da 35-45 kcal per 100 gr nei prodotti con zucchero, a valori inferiori a una caloria per 100 gr nei prodotti con edulcoranti.
In sostituzione dello zucchero viene impiegato un mix composto principalmente da aspartame, acesulfame K, ciclammati e sucralosio, la cui Dga (dose giornaliera accettabile) – ovvero senza rischi apprezzabili per la salute – è indicata dalle autorità sanitarie, ed espressa in relazione al peso corporeo.
Vero è che la quantità di edulcorante presente nelle bevande è molto inferiore alle Dga, ma è vero anche che non è impossibile eccedere, soprattutto se si fa uso di dolcificanti in bustina o si prendono farmaci che li contengono. Soprattutto è più facile che ciò avvenga per i bambini, dato che hanno un peso corporeo inferiore agli adulti, ragion per cui, se ne sconsiglia l’uso sotto i 3 anni e per le donne in gravidanza.
Nessun vantaggio invece sulla linea: se da un lato infatti le bibite light o 0 apportano poche calorie o non ne apportano affatto, le sostanze edulcoranti che si assumono con il loro consumo, stimolano l’appetito attraverso vie di tipo endocrino. A sostenerlo, uno studio americano pubblicato nel 2011, che ha registrato un aumento del giro vita nei consumatori di bevande light, dovuto probabilmente anche al senso di sicurezza dato dalla consapevolezza di introdurre poche calorie, che porta a consumare quantità eccessive di cibo, eccedendo nelle calorie giornaliere.
Ci si può dunque avvalere, se proprio non se ne può fare a meno, del consumo di queste bibite, senza demonizzarne l’uso, ma facendo attenzione a non renderlo abituale e quotidiano.

Fonti:

http://www.coca-colablog.com/featured-stories/new-u-s-ads-launch-global-campaign-to-help-in-fight-against-obesity/

http://www.coopfirenze.it/informazioni/informatori/articoli/12454