Carne e pesce sono nutrienti e ricchi di proteine; bisogna mangiare tanta verdura e frutta per integrare vitamine, sali e fibre; i cereali sono indispensabili per fornire energia al nostro organismo.
Ma tra gli alimenti, alcuni prodotti, a fianco di preziosi principi nutritivi, contengono anche sostanze potenzialmente nocive per il nostro organismo chiamate “sostanze antinutrizionali”.
Una volta introdotti nell’organismo, infatti, queste sostanze sono in grado di interferire negativamente con i meccanismi della digestione e di rallentare la capacità dell’intestino di assorbire elementi vitali, altri ancora si rivelano addirittura tossici e, se ingeriti in quantità sufficiente, possono procurare veri e propri malanni.
Molti body builder credono erroneamente che mangiare l’uovo crudo sia un ottimo ricostituente.
Cuocere l’uovo infatti è l’unico modo per sconfiggere l’avidina, un particolare fattore antinutrizionale capace di legarsi a una sostanza vitaminica (la biotina) rendendola inattiva
Conservare a lungo patate in ambiente umido e alla luce aumenta sensibilmente il contenuto di solanina che, se ingerita in quantità eccessive, può causare fastidiosi mal di pancia.
La presenza di germogli e di parti inverdite si associa spesso a un eccesso di questa sostanza: ecco perché occorre gettare via le patate germogliate e preventivamente conservarle al buio.
I noccioli di pere, mele, pesche, albicocche, arance contengono una sostanza tossica chiamata amigdalina che in natura servono a proteggere il mondo vegetale dagli altri esseri viventi, e che per gli esseri umani è particolarmente pericolosa.
Se capita di ingerire qualche nocciolo non bisogna allarmarsi, ma è bene prestare attenzione.
Nel pane a lievitazione naturale, a differenza di quello con lievito industriale, l’acido fitico, una sostanza che ostacola l’assorbimento di minerali importanti come il calcio e il ferro, viene quasi completamente distrutto.
Il raffinosio e lo stachiosio presenti nei fagioli fermentano nell’intestino producendo gas.
Per limitarne l’effetto occorre cuocerli a lungo con erbe aromatiche come alloro e rosmarino, e consumarli preferibilmente con i cereali.
Nei pomodori acerbi si possono concentrare quantità elevate di solanina (la stessa tossina presente nelle patate germogliate e inverdite), mentre i pomodori rossi ne contengono una quantità insignificante, e sono anche ricchi di un prezioso pigmento antiossidante chiamato licopene.
I grassi buoni contenuti nella frutta secca tendono a irrancidire col tempo e, assorbendo umidità, possono sviluppare muffe produttrici di micotossine nocive.