Perché si dice cin cin quando si brinda?

 FONTE IMMAGINE: www.huffingtonpost.com

FONTE IMMAGINE: www.huffingtonpost.com

C’è sempre un buon motivo per brindare, ma da dove deriva la gestualità del brindisi e qual è la sua tradizione?

Il termine brindisi deriva dallo spagnolo brindis, che a sua volta si riferisce al modo di dire bring dir’s (porto verso di te il bicchiere) utilizzato durante i banchetti in Germania.

Si brindava già ai tempi dell’Antica Roma quando, secondo le fonti risalenti all’epoca dell’Impero romano, era pratica comune far fuori i nemici scomodi e far urtare i bicchieri versando un po’ di vino da un bicchiere all’altro scongiurava il rischio di omicidi per avvelenamento .

Al brindisi, in genere, si accompagnano motti di augurio da pronunciare ad alta voce. In passato era molto utilizzato il motto in lingua latina: Prosit (verbo prodesse, “giovare”, terza persona singolare del congiuntivo presente), che letteralmente significa: “sia di giovamento” e veniva usata in Chiesa quando il sacerdote terminava la Messa.

Perché si dice cin cin quando si brinda?

Ma il modo di dire più diffuso oggi durante il brindisi è cin cin, un detto di origine cinese (il termine originale è ch’ing ch’ing ovvero “prego, prego”), precisamente degli abitanti della costa di Canton, introdotto dai marinai europei nel nostro continente in età vittoriana, ben accolto anche nella lingua italiana perché riporta immediatamente al suono dei calici o bicchieri che tintinnano tra loro.

Se capitate in Giappone, però, attenzione a non pronunciare cin cin mentre brindate: a quanto pare, il termine ha un significato alquanto equivoco: “piccolo pisello”, quindi meglio evitare!