In tempo di crisi si mangia pure l’imballaggio

In tempo di crisi non si butta via niente. E così anche il packaging diventa commestibile. O almeno così hanno immaginato David Edwards – ingegnere biomedico ricercatore di Harvard – e il designer Francois Azambourg nell’ambito di un progetto di ricerca nato nel dicembre 2009 a Parigi e proseguito ad Harward presso l’Art Science Lab: un nuovo centro culturale che fa del design uno strumento capace di perseguire innovative scoperte scientifiche.

Secondo Edward e Azambourg l’uomo sarebbe in grado di produrre e impacchettare gli alimenti con le stesse modalità con le quali la Madre Terra “confeziona” naturalmente i propri prodotti. A partire dalla contemplazione della natura infatti, in particolare della capacità di un acino d’uva di trattenere l’acqua, nasce l’idea di Edward e Azambourg di un innovativo imballaggio chiamato WikiCells: una morbida pellicola composta da cellule di cibo naturali e un polimero, legati insieme attraverso ioni nutritivi e forze elettrostatiche. I visionari ricercatori avrebbero già sperimentato diversi gusti: un involucro al pomodoro – per esempio – per avvolgere il gazpacho, uno all’arancia per l’aranciata, uno al cioccolato per la cioccolata calda.

L’imballaggio – commestibile, gustoso e completamente biodegradabile – diventerebbe così parte integrante dell’alimento e permetterebbe di rivoluzionare radicalmente l’idea del packaging: eliminando i tradizionali imballaggi degli alimenti – come carta, plastica e vetro – si ridurrebbe infatti la quantità complessiva di rifiuti alimentari.

Restano tuttavia alcune variabili irrisolte: come il mantenere l’igiene del packaging durante il processo di trasporto e i vari rischi di diffusione dei germi? Ricoprire un involucro commestibile con un altro, non commestibile, creerebbe un sistema di rivestimenti “a scatola cinese” e non risolverebbe di certo il problema della sovrabbondanza di rifiuti.

Una soluzione potrebbe essere quella prospettata dall’azienda statunitense MonoSol che sta lavorando a prototipi di involucri solubili in acqua: una volta entrata in contatto con il liquido, la bustina si scioglierebbe e scomparirebbe in pochi minuti (un po’ come quelli, già diffusi, delle pastiglie per lavastoviglie per lavatrici).

Sogno irrealizzabile o utopia possibile: forse dovremo aspettare ancora qualche anno perché un simile scenario diventi realtà. Ci piace comunque pensare che quando la scienza incontra la creatività del design emergono idee dapprima impensabili, sorprendenti, magiche.

Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia” Arthur C. Clarke


Fonti:

http://www.wikicells.com

http://www.davidideas.com/details/wikicells

http://www.azambourg.fr/4-0-projects.html

http://www.businessinsider.com/how-the-wikicell-edible-packaging-is-made-2012-8#the-soft-skin-beneath-the-hard-outer-shell-has-a-water-balloon-feel-to-it-when-cradled-in-your-hand-the-wikicell-yogurt-has-the-feel-of-mozzarella-cheese-5

http://wyss.harvard.edu/viewevent/183/

http://www.coolhunting.com/food-drink/wikicells.php

http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-2104803/WikiCells-Bottles-EATEN-youve-drunk-whats-inside.html

http://www.businessinsider.com/how-the-wikicell-edible-packaging-is-made-2012-8?op=1

http://www.fastcoexist.com/1679388/in-the-future-you-will-eat-your-food-packaging-and-it-will-be-delicious

http://www.wikicells.com/wp-content/uploads/2012/10/Wikicell-SIAL-10-22-12.pdf

http://www.freeopinionist.com/2012/09/07/wikicells-imballo-commestibile-per-ridurre-i-rifiuti/

http://www.ilcorrieredisicilia.it/varie-12/in-arrivo-wikicells-imballaggi-commestibili

http://www.newsfood.com/q/942441c6/wiki-cells-arriva-l-imballaggio-commestibile-per-succhi-e-bevande/