Oxfam, partner di Expo Milano 2015, ha stilato una classifica delle nazioni in cui il cibo è più ricco, sano, nutriente e accessibile a tutti. I Paesi Bassi sono al vertice, mentre all’estremo opposto si trova il Ciad (il Regno Unito è il peggiore in Europa). E l’Italia?
Oxfam, il network internazionale che riunisce 17 organizzazioni non governative, ha sintetizzato in questa infografica interattiva i dati del rapporto Good enough to eat (buono a sufficienza da mangiare). L’analisi prende in considerazione molti diversi parametri – la disponibilità di cibo, il prezzo, la sua qualità – che insieme rivelano l’indice della sicurezza alimentare e dell’approvvigionamento di cibo per una determinata nazione.
Ai vertici di questa classifica ci sono soprattutto i Paesi europei. Dopo Paesi Bassi, Francia, Svizzera, Austria, Danimarca, Svezia e Belgio si posiziona all’ottavo posto l’Italia. Una buona posizione in termini assoluti, ma che ha lasciato perplessa Elisa Bacciotti, direttrice delle campagne di Oxfam Italia: “L’Italia potrebbe essere al primo posto, ma sempre più persone fanno fatica a mangiar sano e a far quadrare il bilancio: il costo della vita in generale è alto rispetto al reddito medio degli italiani”.
Quasi tutte le ultime trenta posizioni sono occupate da paesi del continente africano: in particolare Burundi, Yemen, Madagascar e, ultimo, il Ciad, dove la malnutrizione colpisce larga parte della popolazione.
Secondo Oxfam, al mondo esiste cibo sufficiente a sfamare tutti, ciononostante ogni giorno ancora molte, troppe, persone soffrono la fame, complice anche il riscaldamento globale che, secondo le ultime previsioni, potrebbe farne aumentare il numero tra il 20 e il 50 per cento entro il 2050.
Per questo l’Ong chiede ai governi e tra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo di cambiare drasticamente il modo in cui il cibo viene distribuito.