Come fare decluttering

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Decluttering, una parola che adesso va molto di moda. Le nostre nonne lo chiamavano “ripulisti”, ossia liberarsi tutto ciò che non usiamo più e che non ci piace, ma che continua ad occupare spazio nella nostra casa e che sottrae energia e tempo prezioso alla nostra vita.

Vi ho già parlato di un libro che ho amato molto, il Magico potere del riordino di Marie Kondo, che mi ha fatto conoscere il decluttering e mi ha dato la spinta a metterlo in pratica nella mia vita di tutti i giorni.

Molto bello e molto affascinante. Ma da dove cominciare? Al momento di iniziare, senza un metodo preciso, è facile che si vada in confusione e che si rischi di abbandonare l’impresa, anche se la spinta motivazionale è molto forte.

Dalla mia esperienza personale, e da quella che percepisco nel corso delle mie consulenze, posso dire che un metodo efficace di decluttering dovrebbe avere queste caratteristiche:

1. Scegliere un posto piccolo su cui agire

Che sia una mensola, un cassetto, il ripiano di un armadio… Scegliamo un posto che possiamo liberare di tutti quegli oggetti inutilizzati, vecchi e che non ci piacciono e che possiamo concludere in pochi minuti. Non imbarchiamoci in imprese più grandi di noi perché il rischio di stancarsi e abbandonare l’impresa è subito in agguato.

2. Iniziare dagli oggetti a cui non siamo affezionati

Per chi non è pratico di decluttering iniziare per esempio a buttare via i quaderni di scuola o i lavoretti dei bambini può essere un’impresa davvero dura dal punto di vista emotivo. Scegliamo invece di iniziare dagli oggetti cosìdetti “neutri” a cui non siamo legati sentimentalmente e che anzi non ci piacciono o non ci comunicano più niente di positivo.

3. Agire su oggetti e spazi su cui abbiamo il pieno potere decisionale

Non possiamo procedere bene se per ogni oggetto che vorremmo buttare dobbiamo chiedere il permesso al marito o ai figli! Non sarebbe nemmeno corretto buttare oggetti altrui di nascosto. Il decluttering deve essere un processo personale a cui si arriva per libera scelta. Probabile però che, se diamo il buon esempio, chi ci circonda sarà stimolato ad emularci, visti i benefici che avremo ottenuto.

Alcuni esempi di spazi che soddisfano queste 3 caratteristiche? L’armadietto dei medicinali, il cassetto delle posate, il ripiano dei detersivi, l’armadietto degli asciugamani, il cassetto della biancheria intima o delle calze, la scatola dove teniamo i sacchetti…

Tiriamo fuori tutto, passiamo al vaglio ogni oggetto (è ancora funzionale? lo utilizziamo spesso? ci può essere utile? ci piace?) e rimettiamo dentro solo quello che merita davvero di occupare uno spazio nella nostra casa.

Una volta terminata questa operazione sarà sorprendente scoprire quanto poco tempo abbiamo impiegato e quanta soddisfazione proviamo ad ammirare il nostro piccolo spazio “perfetto” e ordinato.

Avremo subito voglia di passare presto allo spazio successivo, perché avremo avuto la prova tangibile di quanto il decluttering ci possa far sentire leggeri e finalmente liberi!

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