Decluttering in cucina

A chi verrebbe voglia di cucinare in un ambiente sporco o pieno di oggetti vecchi, rotti o inutilizzati? Immagino nessuno…

Con il tempo però accumuliamo sempre più oggetti di cui utilizziamo in realtà solo una minima parte, ma vuoi per inerzia, per pigrizia oppure per la convinzione che “un giorno potrà sempre tornarci utile” non li eliminiamo.
Ecco, se vogliamo che la nostra cucina assuma l’aspetto che abbiamo sempre sognato e che ci supporti nelle attività del nostro quotidiano la prima cosa da fare è proprio, come sempre quando si tratta di riordino, una bella operazione di decluttering, quindi in parole semplici di eliminazione del superfluo e quindi di un bel repulisti.

Quindi tiriamo fuori tutto, ma proprio tutto, da cassetti, mensole, ante della cucina (approfittandone nel frattempo per dare anche una bella ripulita) ed eliminiamo subito senza pensarci troppo tutto ciò che è rotto, rovinato, usurato.

Via quindi sicuramente a stoviglie rotte, piatti, tazze sbeccati padelle graffiate che sono oltretutto anche pericolose per la nostra salute.

Via anche a tutta quella miscellanea che normalmente tendiamo ad accumulare nei nostri cassetti: parlo per esempio dei legacci per chiudere i sacchetti, tappi, bastoncini di legno, bacchette cinesi del ristorante sotto casa, vecchie presine… sicuramente troveremo qualcosa che ormai ha fatto il suo tempo e che va assolutamente solo buttato via.

Per quanto riguarda i contenitori per il cibo poi siamo sempre dei gran collezionisti. Ricicliamo di tutto, persino le vaschette del gelato o i contenitori della frutta per questo scopo, ma spesso le loro condizioni non solo non sono ottimali e quindi non sono neanche sicuri per la conservazione dei cibi, e oltretutto sono anche brutti esteticamente.

Quindi teniamo solo dei bei contenitori nati a questo scopo, preferibilmente in vetro e a chiusura ermetica.

Da eliminare poi senza ombra di dubbio sono anche strofinacci bucati, sfrangiati e sbiaditi che al massimo possiamo riciclare come stracci se proprio vogliamo conservarli, ma che non sono sicuramente più adatti per asciugare i piatti o le mani perché dopo un po’ di tempo tendono al cattivo odore e sono anche brutti da vedere in una cucina dove generalmente vengono lasciati a vista.

Fin qui tutto molto semplice perché non c’è granché su cui ragionare: vecchio, brutto, rotto, usurato… buttiamo via senza pensieri.

Teniamo infine per questa operazione di decluttering invece tutti quegli oggetti per cui occorre fare un ragionamento.

Parlo per esempio dei piccoli elettrodomestici che non usiamo mai per cui però abbiamo probabilmente speso anche tanti soldi presi dall’entusiasmo di lanciarci in nuove prodezze culinarie o che ci ha regalato chi proprio non ha idea delle nostre abitudini in cucina. Siamo sinceri,se non li abbiamo mai usati finora significa che probabilmente non lo faremo neanche nei prossimi dieci anni: parlo della macchina per fare il gelato, quella per fare i popcorn o il sifone per montare le mousse… per fare solo qualche esempio. Non vi parlo certo di buttarli, soprattutto se sono ancora nuovi e perfettamente funzionanti, ma possiamo regalarli a qualcuno che li voglia e che li utilizzi davvero (senza sbolognarglieli (1° regola del decluttering) ppure possiamo provare a venderli tramite annuncio nelle varie piattaforme di vendita online.

Per quanto riguarda le pentole e le padelle eliminiamo soprattutto quelle con il rivestimento antiaderente rovinato che oltretutto sono anche un pericolo per la salute. Se ci accorgiamo dopo questa selezione di aver bisogno di acquistare nuovi pezzi facciamolo, ma con la consapevolezza che non ci occorrono mille formati e dimensioni, ma pochi pezzi di buona qualità e di ottimi materiali.

Eliminiamo anche tutto ciò che non utilizziamo da mesi o addirittura, siamo onesti con noi stessi, da anni.

Parlo di servizi da caffè, da te, tovaglie e tovaglioli. A meno che non siano proprio un vero cimelio di famiglia o un ricordo dal quale non vogliamo assolutamente separarci. E anche in questo caso, con un po’ di coraggio, varrebbe comunque la pena interrogarsi se ha senso tenerli proprio tutti.

Finita questa operazione di decluttering ed eliminato tutto il superfluo, possiamo rimettere tutto dentro le ante e i cassetti, stabilendo un posto per ogni cosa. Non occorrono particolari accessori per organizzare ante e cassetti. Basteranno anche solo delle alzatine per suddividere gli spazi tra una mensola e l’altra per sfruttare tutta l’altezza e di qualche scatola per suddividere lo spazio nei cassetti e riordinare gli oggetti per categorie. In questo modo sarà più semplice trovare quello che ci serve quando ci serve e mantenere l’ordine nel tempo.

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