Capodanno nel mondo: le ricette della fortuna

Tra qualche ora ci lasceremo alle spalle il 2012 ed entreremo nel 2013. Con l’augurio che il prossimo possa essere un anno ancora migliore di quello passato, nelle nostre tavole imbandite per il cenone di Capodanno non possono mancare alcuni cibi che, da sempre, sono considerati di buona fortuna.

Llenticchie, per esempio, rappresentano il denaro (secondo la leggenda Esaù, barattò un piatto di lenticchie, con il diritto sull’eredità con il fratello Giacobbe) e dunque l’auspicio di ricchezza e prosperità. Vengono spesso mangiate insieme al cotechino, alimento nutriente e molto grasso, che rappresenta la fortuna intesa come appagamento e sazietà.

Anche il melograno – con il quale la dea Giunone era spesso raffiugurata – e l’uva sono simboli di fortuna: i numerosi chicchi e acini rappresentano infatti l’abbondanza e la fertilità. Anche i mandarini, che per la loro forma rotonda richiamano all’eternità, sono considerati cibi di buon auspicio.

Ma quali sono le usanze nel resto del mondo?

In Scandinavia, per esempio, si è soliti preparare il Kransekage, un dolce di marzapane, decorato con piccole bandierine e servito a mezzanotte con lo champagne insieme alla promessa di un futuro di felicità e prosperità.

I Giapponesi il primo dell’anno festeggiano l’Oshogatsu mangiando l’ozoni, una zuppa preparata con pollo o frutti di mare e miso, servita insieme a varie verdure.

I Filippini mangiano un piatto di stufato di carne chiamato morcon insieme ai noodles e ad una torta di riso e caramello.

In Spagna c’è invece la tradizione di mangiare alla mezzanotte dodici chicchi d’uva, uno per ogni rintocco dei dodici scoccati da un orologio (il principale è quello di Puerta del Sol a Madrid). Da provare la ricetta: Pickled Grapes with Chile and Rosemary recipe.

Conoscete altre ricette e usanze per l’ultimo dell’anno?

Fonti:

http://us2.campaign-archive2.com/?u=612adc2b9f2ba95dc3b0e7ba5&id=314a3b9687